Filosofia

TESORI DELLA VAL DI SUSA: SACRA DI SAN MICHELE E SANT'ANTONIO DI RANVERSO

La quota individuale di partecipazione, comprende:

Viaggio in Confortevole Pullman Gran Turismo dotato dei più moderni Confort e sistemi di sicurezza; Guida professionista per l’intera giornata; Prenotazione ed ingressi alla Sacra di San Michele e alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso; Pranzo in Ristorante con il menù indicato; Bevande comprese (Vino, Acqua Minerale e Caffé); Assistente dell’Agenzia; Assicurazione Medico Bagaglio; Tasse e percentuali di servizio.
• L’assegnazione dei posti in Pullman seguirà l’ordine di prenotazione.
• La prenotazione verrà confermata con il versamento della quota di partecipazione.

 

 

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ARTE E SPIRITUALITA' IN VAL DI SUSA
Ritrovo dei Signori partecipanti nei luoghi convenuti, incontro con l’Assistente dell’Agenzia, sistemazione in Pullman Gran Turismo e partenza per Piacenza, Alessandria, Torino. Sosta in Autogrill per un buon caffè.
Proseguimento per la SACRA DI SAN MICHELE. Visita guidata dell’importante complesso monastico.
È stata una delle più celebri abbazie benedettine dell'Italia settentrionale ed è tra i più grandi complessi architettonici di epoca romanica in europa. Sorge tra il 983 e il 987 dalle esigenze e dalla cultura del pellegrinaggio, al centro d'un percorso fra Mont Saint-Michél e il Gargano, meta essa stessa di un'intensa ed elitaria frequentazione quale santuario micaelico. Già oggetto di un'intensa attività di restauro da parte del D'Andrade alla fine del secolo scorso, oggi la Sacra gode di un rinnovato interesse di restauri conservativi: con la legge regionale n°68 del 1994 è diventata monumento simbolo del piemonte, sotto la custodia e gestione dei dei padri Rosminiani.
Con questo sito, si vuole offrire ai visitatori della Sacra di San Michele, una guida pratica ed aggiornata, per un primo approccio con l'imponente complesso Clusino.
Al termine della visita, proseguimento per AVIGLIANA e Pranzo in Ristorante con il menù indicato.
Nel pomeriggio visita guidata della PRECETTORIA DI S. ANTONIO DI RANVERSO. Fu un conte di Savoia, il pio Umberto III, a fondare nel 1188, un sacro edificio destinato ad accogliere i viandanti stanchi e ammalati: l'abbazia di Ranverso, dedicata a Sant'Antonio. Umberto, vi chiamò i monaci Antoniani di Francia, che si dedicavano alla cura delle malattie che più infierivano nel Medioevo, tra cui il cosiddetto "fuoco di san'Antonio" o herpes zoster.
L'abbazia di Ranverso, dipendente dalla casa madre di Vienna, s'ingrandì e prosperò per secoli, ospitando pellegrini e curando infermi senza chiedere ricompensa alcuna. Ma per riconoscenza, come ricordano anche gli affreschi della chiesa, i contadini dei dintorni donavano spesso ai monaci-infermieri il frutto delle loro fatiche agropecuarie, e in particolare i maiali, animali che oltre ad accompagnarsi tradizionalmente a S. Antonio Abate nell'iconografia sacra erano essenziali ai suoi frati, perché col loro grasso si lenivano le sofferenze dell'herpes.
L'ordine ospitaliero antoniano si estinse nel 1790, con la morte del suo ultimo monaco, dopo essere stato unito nel 1774 all'Ordine di Malta. Della grande abbazia di Ranverso rimangono la chiesa e l'ospedale, oggi appartenenti all'Ordine Mauriziano, alle cui provvidenze si devono i restauri che hanno salvato dal disfacimento questi edifici, capolavori del leggiadro gotico piemontese.
Al termine partenza per le località di provenienza.

 

 
€ 105,00  
a persona  
 
 
PERIODO
DOMENICA 17 MAGGIO 2015
 

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Modalità di Viaggio
EscursionePullman

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